PREMATURITà
Essere genitori di bambini nati prematuri è un’esperienza che non si può dimenticare, è un’esperienza difficile da raccontare e complicata da condividere.
"Mio figlio è nato alla 26° settimana gestazionale con un peso alla nascita di 425 gr. Avevo immaginato che sarei stata madre di un bambino come quelli delle pubblicità. Non ero pronta al cesareo d’urgenza, non ero pronta a diventare madre di un piccolissimo bambino pieno di tubi, attaccato al respiratore, alimentato da un sondino. Da subito le sue condizioni si sono rivelate critiche. Immediatamente intubato e portato in terapia intensiva neonatale dove è rimasto per quasi 5 mesi. Sono state molte le difficoltà, dall’intestino poco sviluppato, alla grave infezione ai polmoni, le frequenti trasfusioni, la retinopatia, un intervento chirurgico, continue bradicardie.
Un giorno tutto procedeva splendidamente, il giorno dopo tutto precipitava, era difficile godere della gioia di un figlio perché c’era sempre qualcosa di preoccupante. Tante traversie, molte complicazioni, ma superato il primo giorno, la prima notte, i primi tre giorni, poi i quindici e piano piano in cinque lunghi mesi, il mio piccolo è cresciuto e finalmente con grande gioia lo abbiamo portato a casa.
Abbiamo imparato tante cose nel reparto di terapia intensiva neonatale, a portare pazienza, a fidarci del competente personale sanitario, a vivere giorno per giorno, a cogliere i tanti aspetti positivi di un’esperienza di questo tipo, ma soprattutto abbiamo amato prima nostro figlio e abbiamo potuto sentire la sua forza di volontà e il suo amore nei nostri confronti."
L’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità considera nascita pretermine quando avviene prima della 37ma settimana di gestazione. I parti pretermine raggiungono in Italia la soglia del 6,5% delle nascite, nel mondo la percentuale sale fino al 10%. Grazie gli ottimi risultati raggiunti dalle scienze neonatologiche, oggi possono sopravvivere anche piccoli bambini che nascono alla 23ma settimana di gestazione o con pesi che raggiungono solo i 350 gr. Sono bambini comunque che, seppur nella grandissima maggioranza dei casi non hanno nessuna ripercussione della loro nascita pretermine, restano bambini un pò speciali, in alcuni casi molto fragili e data la loro “maturazione extrauterina” possono riscontrare difficoltà nel loro sviluppo percettivo, sensoriale, motorio, relazionale, affettivo. Nulla che non si possa recuperare e prevenire attraverso un adeguato follow up, una corretta terapia di supporto che consente, anche nei casi più gravi, concreti e immediati recuperi sotto tutti i punti di vista. E’ importante mettere in luce un fenomeno che oggi è molto frequente, ma che purtroppo è poco valutato sia dalla stessa medicina perinatale, che dalle istituzioni, che dall’opinione pubblica. I genitori ed i bambini prematuri hanno bisogno di essere seguiti, accompagnati, supportati anche dopo la dimissione, da adeguate strutture e figure professionali competenti e preparate nel campo della prematurità.