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  • Immagine del redattoreAmati Prima

17 novembre World Prematurity Day



La Giornata Mondiale della Prematurità si celebra ogni anno il 17 di novembre. La giornata,

promossa nel 2009 dalla fondazione Europea EFCNI European Foundation for the Care of Newborn Infants, è stata riconosciuta da Parlamento Europeo, oltre che dalle organizzazioni mondiali dell’ONU e dell’UNICEF, per definire un momento importante di sensibilizzazione e

consapevolezza intorno alle nascite premature e a tutte quelle nascite che, per patologie varie, prevedono un ricovero in una terapia intensiva neonatale.

In questi anni si sono moltiplicate le iniziative e, in tutto il mondo come in Italia, il mese di

novembre è sempre stato fitto di manifestazioni, eventi, spettacoli, convegni. Tantissimi palazzi, fontane, monumenti si sono colorati di viola per rendere omaggio ai piccolissimi bambini e alle loro coraggiose famiglie. Le associazioni di genitori di ogni città hanno sempre vissuto questo mese come un momento di grande aggregazione, di gioia, di condivisione e si sono finalmente sentiti compresi anche da un più ampio pubblico che non ha mai conosciuto gli aspetti di una nascita a rischio. I media internazionali hanno finalmente dato il giusto rilievo ad un argomento che prima non era mai stato preso in considerazione e tutto ciò ha decisamente aiutato dapprima i neonati e i loro genitori, ma anche i neonatologi, le infermiere e tutti gli operatori sanitari che ogni giorno accompagnano piccoli nati di appena 23 settimane di gestazione a raggiungere la completa maturità all’interno dei reparti di terapia intensiva neonatale, hanno il loro giusto riconoscimento per un impegno gravoso ed importantissimo come quello di far sopravvivere questi piccoli grandi eroi.


L’emergenza Covid-19 sta fortemente segnando anche la Giornata Mondiale della Prematurità

perché non permette la realizzazione di tutta una serie di eventi ed iniziative, da sempre determinanti per le organizzazioni a favore dei bambini nati troppo presto o troppo piccoli.

Quest’anno tutte le associazioni si sono viste costrette ad annullare qualsiasi manifestazione,

banchetti di solidarietà, spettacoli, visite nei reparti, consegne di premi e riconoscimenti, seminari di approfondimenti, conferenze con la cittadinanza.

Quest’anno le parole “terapia intensiva”, “respiratori”, “intubazione”, “ossigeno-terapia”,

“difficoltà respiratorie”, “ventilazione forzata”, sono parole diventate ben note, parole che

terrorizzano chiunque. Ma queste sono parole, per così dire, di routine all’interno di un reparto di terapia intensiva neonatale, dove i pazienti sono nuove vite che spesso non raggiungono nemmeno un kilogrammo di peso. Ogni neonato ricoverato ha a che fare con queste parole e ogni genitore le sente e le vive tutti i giorni per 10, 50, 150 giorni e oltre.


L’emergenza COVID-19 ha richiesto di mettere in atto rigide norme restrittive, che prevedono il distanziamento sociale, molteplici protocolli per le procedure di igiene e protezione e tutto ciò ha influenzato sulla possibilità per i genitori di stare con i loro bambini ricoverati e di partecipare alle cure. Ci sono state crescenti restrizioni per l’accesso ai reparti di TIN, fino addirittura alla completa chiusura ai genitori da parte di alcuni centri. Il Gruppo di Studio Neonatale della SIN Società Italiana di Neonatologia e la Global Alliance for Newborn Care sostengono la vicinanza del bambino ai propri genitori per promuoverne lo sviluppo.



L’intera comunità della Giornata Mondiale della Prematurità è consapevole che risulta

estremamente difficile porre l’attenzione a questo particolare argomento, ma oggi più che mai ognuno di noi può rendersi conto della estrema difficoltà e della difficile lotta per la sopravvivenza che un neonato di appena 500 grammi incontra nel momento stesso in cui nasce.


E, ancora, oggi più che mai è necessario accendere un faro, una luce positivamente contagiosa che accenda ancora una volta un’attenzione nei confronti dei piccoli più piccoli.


Tutta la redazione di Amati Prima si augura che l’illuminazione del colore viola possa inondare i monumenti, i palazzi, le fontane, gli ospedali di ogni città a sostegno della prematurità.

 

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